La Serie A 1965-1966 è stata la 64ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 34ª a girone unico), disputata tra il 5 settembre 1965 e il 22 maggio 1966 e conclusa con la vittoria dell'Inter, al suo decimo titolo, il secondo consecutivo.

Capocannoniere del torneo è stato Luís Vinício (L.R. Vicenza) con 25 reti.

Stagione

L'Inter del "Mago" Helenio Herrera vinse il decimo scudetto: i milanesi diventarono così la seconda squadra italiana a poter cucire sulla maglia quella stella che prima d'allora era stata ottenuta solamente dalla Juventus. Fu uno scudetto meritato per la squadra nerazzurra, dal gruppo ormai ben definito, ma con una novità: quella di Giacinto Facchetti, che, pur essendo un difensore, mise a segno ben 10 gol, un record per l'epoca.

Il campionato iniziò il 5 settembre 1965. La sorpresa uscì fuori subito, e fu rappresentata dal Napoli: i partenopei dell'armatore Achille Lauro, in estate, avevano acquistato, da Juventus e Milan, Sívori e Altafini, che rilanciarono la squadra azzurra e per tutto il girone d'andata lottarono alla pari con la Grande Inter. I lombardi, dalla nona giornata, mantennero la vetta in solitaria, ma furono seguiti da Milan e Napoli, rispettivamente seconda e terza forza alla fine del girone d'andata, il 16 gennaio 1966.

Nel girone di ritorno l'Inter mancò più volte il colpo decisivo, e spesso rischiò di lasciarsi recuperare. La sconfitta di Catania fece vacillare i nerazzurri, che videro avvicinarsi il Napoli. Sistemarono tutto sei vittorie consecutive: al termine di questa serie, il 17 aprile, il Milan aveva ceduto ed era lontano, a 11 punti di distanza; il Napoli e il ritrovato Bologna si ritrovavano seconde a 6 punti di distanza. Il finale mise in dubbio la vittoria dell'Inter, allorché due pareggi e una sconfitta nello scontro diretto contro il Bologna avvicinarono i rossoblù al primo posto. Due vittorie contro Juve e Lazio permisero ai nerazzurri, il 15 maggio, di vincere lo scudetto. A vincere la classifica dei cannonieri fu il trentaquattrenne Luís Vinício, scartato dal Bologna pochi anni prima e ritrovato grazie a una provinciale, il Lanerossi Vicenza.

Ultimo rimase il Varese, che fece ritorno in B dopo due campionati. Scesero in Serie B anche il Catania e la Sampdoria, quest'ultima alla prima retrocessione della sua storia. Al posto dei blucerchiati si salvò la neopromossa SPAL, grazie a un decisivo pareggio col Brescia, a sua volta ritornato in Serie A a inizio stagione dopo diciotto anni di assenza.

Squadre partecipanti

Allenatori e primatisti

Classifica finale

Squadra campione

Risultati

Tabellone

Calendario

Statistiche

Squadre

Capoliste solitarie

Primati stagionali

  • Maggior numero di partite vinte: 20 (Inter)
  • Minor numero di partite perse: 4 (Inter)
  • Massimo dei pareggi: 16 (Juventus)
  • Minor numero di partite vinte: 2 (Varese)
  • Maggior numero di partite perse: 21 (Varese)
  • Minimo dei pareggi: 8 (Bologna, Brescia)
  • Miglior attacco: 70 (Inter)
  • Miglior difesa: 22 (Fiorentina)
  • Miglior differenza reti: 42 (Inter)
  • Peggior attacco: 22 (Foggia & Incedit)
  • Peggior difesa: 62 (Varese)
  • Peggior differenza reti: −39 (Varese)
  • Partita con più reti segnate: Inter-Varese 5-2, Milan-Catania 6-1, Inter-Brescia 7-0 (7)
  • Partita con maggior scarto di reti: Inter-Brescia 7-0 (7)

Individuali

Da segnalare la quadripletta messa a segno da Angelo Sormani in Milan-Catania 6-1 della 34ª giornata.

Classifica marcatori

Media spettatori

Media spettatori della Serie A 1965-66: 24 523.

Note

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